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Alla stazione Michele attende Marta, che ogni mattina scende dal treno per lavorare in un negozio nel centro di Firenze. Appena la intercetta la ferma, cerca di parlarle. Lei lo accoglie con freddezza, anzi con fastidio, ma Michele è determinato, vuole ricominciare in nome di un amore assoluto, impareggiabile, che non può essere finito. Eppure Marta ha una nuova vita - lui lo sa -, una nuova storia, meno intensa ma più rassicurante, a cui non vuole rinunciare. I due si sfidano, si rincorrono e si respingono, l'elettricità è palpabile e a tratti pare che tutto debba ricominciare. A distanza di altri dieci anni, una nuova giornata. E ancora loro due, ancora il loro amore, irrisolto e per questo tanto più tenace. Tra reticenze e non detti, Emiliano Gucci tiene ben teso il filo della narrazione trascinando il lettore in uno stato di inquietudine mista a curiosità - quello di chi vuol comprendere, oltre a ciò che accadrà, ciò che è già accaduto.